mercoledì 22 dicembre 2010

Da McDonald's: Internet gratis e senza fili

Logo del Free WiFi di McDonald's
Da mesi insegno informatica di base ai corsi di alfabetizzazione digitale finanziati dalla Provincia di Roma e organizzati dalla Sediin Srl.
Nella classi arrivano allievi di varie fasce d'età, dai giovani delle medie superiori fino ai pensionati.
Ho avuto Giovanni ed Edda, marito e moglie, ambedue in pensione, come allievi in due diversi corsi settimanali.
Il secondo corso, nel dicembre 2010, ha riguardato Internet e posta elettronica.
Giovanni ed Edda erano reduci da un viaggio turistico nel sud dell'Argentina. Erano stupiti di quanto fosse diffuso, laggiù, l'uso di Internet e di quanto fosse facile collegarsi a Internet gratis e a banda larga.
McDonald's di via Trionfale, Roma
Giovanni ed Edda erano anche preoccupati per quanto noi, a Roma e forse anche in Italia, fossimo indietro sia nell'utilizzo di Internet sia nelle opportunità di connettersi gratuitamente a Internet su banda larga.
Qualcosa si muove, comunque, anche a Roma. Ci sono le iniziative pubbliche, come il servizio Roma Provincia WiFi, a cui questo blog ha dedicato due post (articoli). E ci sono anche le iniziative private, come il free Wi-Fi di McDonald's.

McDonald's di via Trionfale, Roma

Dal mio angolo verso l'esterno del ristorante
Uno degli ultimi giorni del novembre 2010 vado al McDonald's di Via Trionfale, a Roma Nord. Ho scelto il pomeriggio come periodo della giornata. Nel tempo che va dal pranzo alla cena, da McDonald's ci sono poche persone e un clima tranquillo. L'ideale per lavorare al computer. Ho con me il mio computer portatile, un Hewlett-Packard Compaq, con il ricettore delle reti senza fili incorporato.
Vedo un angolo che fa al caso mio. Davanti ho il vetro che guarda fuori dal locale, verso i tavoli all'aperto del ristorante.
Alle mie spalle due solitari avventori mangiano un hamburger fuori tempo.
In basso, all'altezza dei piedi, c'è anche una presa elettrica. Chiedo a un impiegato se posso attaccare la spina del computer alla presa di corrente. Mi risponde sì, senza bisogno di consultare il direttore.
Dal mio angolo verso l'interno del ristorante
Attacco la spina, accendo il computer e, da un porta-depliant in plexiglas, prendo una copia della mini-guida su carta al servizio Free WiFi.

Fotografo la copertina della guida per riprodurre, in seguito,  l'immagine sul blog. Ecco, ora l'ho fatto.
Copertina della Guida al Free WiFi di McDonald's

La prova del Free WiFi di McDonald's 


Seguo le istruzioni della guida, passo passo. Col ricettore delle reti senza fili cerco la rete indicata nella guida: HOTSPOT. Trovata.
Faccio clic sulla connessione e appare la pagina di ingresso del Free WiFi, come nell'immagine qui accanto.

Già registrato? Fai il Login



Se sei già registrato, riempi i campi User ID (cioè il nome utente) e Password (la parola d'ordine) e poi premi il pulsante che porta scritta, bianca su giallo e a caratteri maiuscoli, la parola LOGIN.

Non registrato? Registrati


Se non sei ancora registrato, premi il pulsante REGISTRATI.
Io non sono ancora registrato. Perciò premo il pulsante REGISTRATI.

Appare un modulo in cui inserisco i dati necessari alla registrazione, compreso il numero del telefono cellulare.
Alla fine del modulo, se tutto è stato fatto bene, il sito di McDonald's ti rilascia il tuo User ID (nome utente). E la password?
McDonald's, come altri fornitori di servizi di comunicazione su Internet, usa il telefono cellulare per inviarti la password di accesso ai propri servizi.
Se la registrazione va a buon fine, sullo schermo appare un messaggio di conferma, come quello qui accanto.
Sento dal cellulare il campanello che segnala l'arrivo dell'essemmesse. Apro il messaggio e copio la password.
Con lo User ID e la password a disposizione, faccio il LOGIN ed entro su Internet.
La connessione è stabile e la velocità mi pare buona.
Provo ad andare su Gmail e ad inviare delle lettere elettroniche. Funziona. Provo a inviare qualcosa di più pesante, come un'immagine. Un po' lento, ma lo fa.
Mica male questo servizio gratuito della multinazionale.

Bilancio provvisorio


Sul sito Internet della McDonald's Italia, l'azienda pubblicizza con orgoglio e misura il servizio Free WiFi.
"Gustati il WiFi di McDonald's, gratis e illimitato", titola la pagina di reclame.
Segue il testo: "McDonald's è lieta di offrire ai propri clienti la più grande rete free Wi-Fi d'Italia".
Che posso dire? Il servizio c'è e funziona. Tanto di cappello.
***

martedì 21 dicembre 2010

Roma Provincia WiFi: Internet gratis, senza fili e... senza posta elettronica

Sta arrivando il Natale del 2010 e sono diversi mesi che insegno informatica di base ai corsi corsi di alfabetizzazione digitale finanziati dalla Provincia di Roma e organizzati dalla Sediin.
Da settembre, quando insegno il modulo settimanale su Internet e posta elettronica, spiego agli allievi in cosa consiste il servizio di Roma "Provincia Wi Fi" e come si fa ad utilizzarlo. Il post "Prova Roma Provincia WiFi" riprende per iscritto le informazioni che ho fornito a voce agli allievi.
Sebbene fossi registrato fin da settembre con Roma Provincia Wi Fi, sono riuscito a fare la mia prima esperienza solo domenica 12 dicembre, al punto di accesso di Via Monte Zebio, nel quartiere Prati.
Sintesi dell'esperienza: la connessione al servizio è facile. La velocità di connessione oscilla molto, ma tutto sommato va. La posta elettronica non funziona, come aveva scoperto Sandro all'Auditorium (vedi alla fine del post "Prova Roma Provincia WiFi"). E' concepibile Internet senza posta elettronica?

Il suggerimento di Raffaele

All'inizio di dicembre, a un corso di alfabetizzazione digitale, stiamo provando Google Maps, il programma di Google per trovare luoghi e impostare tragitti. Proviamo a creare qualche percorso. Usiamo la funzione Street View per simulare la visione di come la strada ci apparirà quando saremo al volante dell'auto. Diamo anche un'occhiata ai punti di accesso al servizio Roma Provincia Wi Fi. Raffaele P., un allievo del corso, si accorge che hanno aperto un nuovo punto di accesso a via Monte Zebio, nel quartiere Prati, a due passi da casa sua. Andiamo a vedere con lo Street View. Alle mie spalle, il proiettore mostra via Monte Zebio e il bar Vanni. Raffaele si alza, va col dito su un punto dell'immagine e indica: "Io abito lì, a quella finestra. Voglio provare il servizio Provincia Wi Fi".
E' già il secondo allievo che dichiara in pubblico che andrà a sperimentare un servizio che io, il suo maestro, non ho ancora provato. Non va bene. Sto derogando a uno dei miei principi professionali: se proponi qualcosa a un cliente, devi averla già provata tu. E' arrivato il momento di provare Roma Provincia WiFi.

Il palo segato a Via Monte Zebio

Il 12 dicembre. domenica mattina, vado con un piccolo Netbook (quei computer più piccoli di un foglio formato A4, da trecento euro, con l'apparato per la connessione senza fili incorporato) a Via Monte Zebio, in Prati.
Fa freddo
La prima cosa che mi colpisce, quando da piazza Mazzini imbocco via Monte Zebio, è che il cartello segnaletico di Provincia Wi Fi è a terra. 
Guardo con attenzione e mi accorgo che il palo, credo di ghisa, è stato segato. 
Cavolo! Per segare quel tubo avranno dovuto usare una sega elettrica. Quanto impegno contro Provincia WiFi.
Fotografo il cartello a terra e il dettaglio del palo segato.

La mia prova

Vado più avanti nella strada. Arrivo all'incrocio tra Via Monte Zebio e via Col di Lana, dove c'è il bar Vanni.
In mezzo alla via, tra due file di alberi, c'è una zona protetta dal parcheggio delle automobili.
Piantato, in bella vista, c'è il cartello che segnala l'area Internet senza fili di provincia Wi Fi, creata col contributo della banca Unicredit.
La zona protetta per i pedoni sarebbe un bel posto per fare due chiacchiere, leggere il giornale oppure far sostare il passeggino. Purtroppo mancano le panchine, chissà perché.
Mi appoggio alla sbarra di metallo.
Estraggo il computer portatile dallo zaino.
Lo accendo e cerco le reti senza fili.

La connessione

Trovo subito la rete della Provincia.
Entrare è facile.
In una semplice maschera - coi colori rosso, bianco e blu tipici della Provincia di Roma - inserisco nella prima riga il nome utente.
Nella seconda riga, la password (che in italiano si traduce con parola d'ordine, che non suona male).
Pochi secondi di controllo e sono già dentro Internet.

Quanto è larga la banda?

Navigo un po'. Giro tra diversi siti. Controllo la velocità della connessione.
In basso a destra sullo schermo, sul mio computer con sistema operativo Microsoft Windows XP, osservo la barra delle applicazioni.
C'è un'icona con lo schermo di un computer e le onde radio, relativa alla connessione senza fili. Faccio clic destro sull'icona e visualizzo lo stato della connessione.
La potenza del segnale è buona, quattro tacche su cinque.
La velocità di connessione è buona: oscilla da 11 (undici) a 5 (cinque) megabit al secondo.
Ogni tanto scende anche più in basso.
Mi manca uno strumento per fare la media. Devo fidarmi della mia impressione.
Secondo la mia 'opinione addestrata' ("educated guess" lo chiamano in inglese) la velocità va bene.

E la e-mail?

Messo sull'avviso da Sandro, vado a provare la e-mail.
Vado su Gmail, il servizio di posta elettronica di Google.
Mi invio una lettera elettronica di tre parole. Con un po' di difficoltà, arriva. Sono contento. Nonostante il freddo, provo a scrivere una email a Sandro per mostrargli che Provincia WiFi permette l'utilizzo della posta elettronica. Stavolta, invece di tre parole sono tre righe.
Purtroppo la lettera elettronica non parte. Provo varie volte, con vari indirizzi. Niente. Sullo schermo compaiono diversi messaggi d'errore, tra cui quello che riproduco a fianco.

Bilancio provvisorio

Roma Provincia WiFi mi sembra un bel tentativo, con ampi spazi di miglioramento.
Per me, Internet senza posta elettronica è come un tavolo senza una gamba. Il primo punto da migliorare potrebbe essere proprio questo: rendere possibile, su Provincia Wi Fi, l'uso della normale posta elettronica.
Comunque, per chi non ha tempo o voglia di aspettare il miglio-ramento di Provincia Wi Fi, la buona notizia è che esistono alternative praticabili.
Il servizio Wi Fi di McDonald's (leggi il post con il test sul servizio Free WiFi di McDonald's) è gratuito, di facile accesso e permette anche l'uso della posta elettronica. L'ho sperimentato qualche settimana fa e funziona.
***


sabato 11 dicembre 2010

Il palo è importante

Mi piace muovermi coi mezzi pubblici.
A Roma, dove risiedo, uso abitualmente autobus, tram e metropolitana.
Anche se a volte costa fatica, non vedo l'umanità dall'altra parte di un vetro. l'umanità mi è più vicina. Nel bene e nel male. A volte mi è addirittura appiccicata. Comunque è un'umanità più vera.
Così, vicino alla realtà, mi capita di vedere delle scene particolari, che mostrano o lasciano intendere qualcosa di significativo. Del cibo per gli occhi e per la mente.

Le foto col cellulare

Allora, se posso, tiro fuori il telefono cellulare e scatto una foto. E' poco potente il mio telefono.
Ogni foto pesa al massimo cento kilobyte. Robetta, rispetto alle immagini professionali da centinaia di megabyte.
Però posso afferrare al volo immagini della vita di ogni giorno.
Poi, a casa, mi prendo il lusso di usare Adobe Photoshop per ritoccare le foto.

Il palo è importante

Così riesco a strappare all'oblio del tempo immagini come quella qui a fianco, scattata a una fermata dell'autobus in via Andrea Doria, nel quartiere Trionfale di Roma.
In questa immagine ci ho visto due generazioni, così diverse e però entrambi appoggiate allo stesso palo, bisognose di un sostegno, almeno per un po', tra un autobus, magari affollato, e un altro.
Il vecchio ha avuto qualche problema con le gambe e deve usare le stampelle. Ma non molla. Il giovane, mentre si riposa, impiega il suo tempo scrivendo un essemmesse al cellulare. Anche lui da l'impressione di tener duro rispetto alle difficoltà della vita.

Lo scatto

Vedo tutto questo in pochi secondi. Lo voglio. Voglio averlo per me e per poterlo mostrare. Perché mi pare bello. 
Devo scattare la foto all'insaputa del giovane e del vecchio. Se chiedessi loro il permesso, magari accetterebbero ma sarebbe un'altra foto. Si metterebbero in posa. La stanchezza scomparirebbe dall'immagine.
L'uomo anziano si muove poco. Guarda sempre dall'altra parte. 
Il giovane è un problema. E' sveglio e si guarda spesso attorno. Già mi ha guardato due volte.
Aspetto con ansia che sia impegnato col suo prossimo essemmesse, inquadro e... scatto.
Poi sposto rapidamente il cellulare in un'altra direzione. Un secondo dopo si sente il clic. Il giovane si gira, ma non si accorge di essere stato ripreso.
***

venerdì 10 dicembre 2010

Prova Roma "Provincia Wi Fi"

Da alcuni anni l'amministrazione della Provincia di Roma, guidata da Nicola Zingaretti (nella foto qui accanto), promuove l'accesso gratuito a Internet per cittadini e residenti della provincia capitolina.
Il programma, denominato "Provincia Wi Fi" consiste nell'installazione, sul territorio provinciale romano, di un numero crescente di punti di accesso gratuito a Internet, per mezzo di una connessione senza fili (wireless) su banda larga.

Cosa significa Wi Fi?

File:Wifi.png Il Wi-Fi è una tecnologia, cioè una tecnica e i relativi dispositivi, con cui un computer si collega  a una rete informatica locale senza l'ausilio di fili, basandosi sulle specifiche di uno standard (IEEE 802.11). Un consorzio di ditte garantisce tramite procedure di certificazione che i vari apparati, prodotti dalle singole aziende, siano conformi allo standard. I produttori che hanno superato le prove di certificazione possono utilizzare il marchio di qualità "Wi Fi", mostrato qui di fianco. Maggiori informazioni sull'enciclopedia digitale Wikipedia Italia.

Cosa devo fare per utilizzare il servizio Roma Provincia WiFi?

Primo. Iscriviti al servizio. Cioè vai alla pagina iscrizioni di provincia WiFi e crea il tuo account con Provincia WiFi. Ti verrà chiesto di usare il numero di telefono del tuo cellulare per confermare l'iscrizione e connetterti al servizio. Ti verrà anche chiesto di creare la tua password di accesso al servizio.

Secondo. Quando raggiungi un'area di accesso, segnalata dal logo di Roma Provincia WiFi, Connettiti col tuo computer portatile alla rete Provincia WiFi e, usando il numero di telefono del tuo cellulare e la tua password accedi, in banda larga e gratis, a Internet.

    Dove trovo la mappa dei punti di accesso di Roma Provincia WiFi?


    Su Google Maps trovi la mappa dei punti di accesso a Provincia WiFi

    In ogni punto di accesso c'è una specie di ricetrasmittente radio che, con un raggio di qualche decina di metri, invia e riceve segnali radio coi computer.
    Grazie a questo segnale radio, il tuo computer si connette a Internet, senza fili, in banda larga.

    Condividi la tua esperienza con altri, scrivendo un commento a questo post

    Come tutte le cose che cominciano, anche questa va verificata, mettendo in primo piano l'esperienza pratica. Quindi, se vivi a Roma, ti invito a provare questo servizio e a condividere la tua esperienza, positiva o negativa, con gli altri.
    Ad esempio, puoi utilizzare il tuo account con GMail per lasciare un commento su Google Maps oppure scrivere un commento a questo post, raccontando passo passo le tue esperienze. Nel tuo commento cerca di descrivere con precisione i dati di fatto, come il luogo del punto di accesso e la data del tuo esperimento.

    Il punto di accesso (hot spot) dell'Auditorium

    Sandro D., un allievo dei corsi di alfabetizzazione digitale della Provincia di Roma, mi ha scritto della sua esperienza, fatta a fine ottobre 2010, col punto di accesso Provincia WiFi dell'Auditorium di Roma.
    "Per quanto riguarda, invece, il collegamento con Provinciawifi, questa mattina sono tornato all’Auditorium ed ho navigato abbastanza bene.

    La velocità era più che buona.

    Ma la cosa che mi ha stupito è stato il fatto che tale collegamento non consente l’ingresso nelle e-mail. Ho provato sia con Gmail che con Libero mail. Non mi ha fatto entrare."
    ***

    mercoledì 24 novembre 2010

    Improvvisare

    Sono cinque mesi ormai che insegno informatica di base ai corsi di alfabetizzazione digitale finanziati dalla Provincia di Roma e organizzati dall'azienda Sediin Srl.
    In quest'ultima settimana di novembre, il direttore didattico mi ha chiesto di fare un corso su Microsoft FrontPage 2003, un'applicazione per creare e gestire siti Internet.

    Inizio settimana con crisi

    Vado in aula. Arrivano gli alunni. Li invito ad accendere il computer, aprire un 'navigatore' o browser (per esempio Google Chrome o Microsoft Internet Explorer) per andare su Internet.
    Mi presento alla classe e chiedo ad ogni alunno di presentarsi anche lui, alla classe. Cioè a me a ai suoi colleghi.
    Li invito a navigare, su Internet, fino alla pagina dell'enciclopedia online Wikipedia che parla di Microsoft FrontPage. Lì leggiamo che la versione 2003 di FrontPage è stata l'ultima e che, dal 2006, la Microsoft ha lanciato sul mercato un altro programma, denominato Expression Web. Va beh.
    Invito gli allievi ad aprire FrontePage sul loro computer e... il programma non c'è.
    Nella fretta di fare la classe, siamo capitati in un'aula che non aveva installato FrontPage sui computer. Panico.

    Improvvisare con Blogger


    Pare che la Cia, in situazioni simili a questa, consigli ai suoi agenti di improvvisare.
    E così ho fatto io. Ho portato i miei allievi ad aprire un blog con Blogger (l'applicazione di Google per fare i blog). Quelli che seguono sono dei pezzi della lezione.
    Come potete vedere abbiamo inserito delle mappe da Google Maps e anche altre immagini, più semplici delle prime.

    In fondo a questo post, trovate i commenti degli allievi.

    /.../
    Provincia di Roma Uno



    Provincia di Roma Due


    Sito della Sediin Srl, azienda del settore informatico e formazione, operante nella provincia di Roma




    Questa è una immagine. Nel mezzo del cammin di nostra vita mi ritrovai per una selva oscura che la diritta via era smarrita. Questa è una immagine. Nel mezzo del cammin di nostra vita mi ritrovai per una selva oscura che la diritta via era smarrita. Questa è una immagine. Nel mezzo del cammin di nostra vita mi ritrovai per una selva oscura che la diritta via era smarrita. Questa è una immagine. Nel mezzo del cammin di nostra vita mi ritrovai per una selva oscura che la diritta via era smarrita. Questa è una immagine. Nel mezzo del cammin di nostra vita mi ritrovai per una selva oscura che la diritta via era smarrita. Questa è una immagine. Nel mezzo del cammin di nostra vita mi ritrovai per una selva oscura che la diritta via era smarrita. Questa è una immagine. Nel mezzo del cammin di nostra vita mi ritrovai per una selva oscura che la diritta via era smarrita. Questa è una immagine. Nel mezzo del cammin di nostra vita mi ritrovai per una selva oscura che la diritta via era smarrita. Questa è una immagine. Nel mezzo del cammin di nostra vita mi ritrovai per una selva oscura che la diritta via era smarrita.

    venerdì 29 ottobre 2010

    Ottobre 2010, Microsoft Internet Explorer Vs. Google Chrome

    Nell'ultima settimana di ottobre 2010, da lunedì 25 a venerdì 29, ho tenuto un corso di alfabetizzazione digitale, finanziato dalla Provincia di Roma e organizzato dalla Sediin Srl.
    Ogni mattina, dalle nove all'una, per cinque giorni consecutivi, io e gli allievi abbiamo studiato e sperimentato "Internet e posta elettronica", uno dei moduli del ciclo di alfabetizzazione.
    Durante il corso abbiamo fatto diverse esperienze e anche alcuni esperimenti. Tra questi ultimi, abbiamo messo  a confronto due diversi browser (cioè le applicazioni che servono per navigare su Internet):
    • Microsoft Internet Explorer 
    • Google Chrome.
    A giorni alterni abbiamo usato l'uno e l'altro browser.
    Per raccogliere le valutazioni dei corsisti, ho usato Google Documenti e  ho creato su Internet una pagina di testo condivisa, fornendo a tutti i corsisti la possibilità di leggere e modificare la pagina stessa.
    In una tabella, a fianco del proprio nome, gli allievi hanno scritto la propria valutazione sui due browser, che riporto di seguito.

    Confronto tra Microsoft Internet Explorer e Google Chrome

    Nome e iniziale del cognomeOpinione su Internet Explorer e Google Chrome
    Sandro D.Pur avendo riscontrato che Google è più comodo, per certi versi, di Microsoft Explorer, mi rimane comunque più difficile navigarci, perchè non trovo la barra delle applicazioni e la barra degli strumenti 
    Antonella C.Ho conosciuto Google Chrome qui al corso. Infatti sul mio barattoletto a casa non è installato. Non sono in grado di dare un giudizio, né di fare un confronto. A casa entro direttamente da Internet Explorer.
    Gianfranco B.Uso in genere Google Chrome invece di altri motori semplicemente per abitudine, senza alcun motivo di preferenza rispetto a Internet Explorer.
    Mariuxi L.Prima ho conosciuto Internet Explorer, adesso che conosco Google Chrome, ho visto che è più veloce.
    Tito P.Google Chrome sembra più veloce di Microsoft Internet Explorer.
    Alessandra T.Non conoscevo prima di questi giorni Google Chrome, sicuramente non è stata la sola cosa che ho scoperto.
    Marco B.Lavorando su Google Chrome ho riscontrato che è più veloce di Internet Explorer
    Jan H.Google Chrome è bello, interessante, molto comodo e forte.
    Anna S.Ho usato sempre Internet Explorer per le ricerche  ma in effetti Google Chrome è più velocesicuramente mi trovo meglio. Infatti l'ho installato sul mio computer.

    La confusione tra browser (navigatore) e motore di ricerca

    Sulla base delle propria esperienza, circa la metà dei corsisti considera Google Chrome più veloce di Microsoft Internet Explorer. 
    Il dato che però mi colpisce di più è che diversi allievi, anche tra i più preparati, confondono il browser col motore di ricerca
    Non so bene che cosa significhi questa confusione, né che implicazioni abbia. Però è così.
    Ho cercato di spiegare più volte la differenza ai corsisti, ma ho visto sempre facce perplesse. Ho mostrato Internet Explorer che apriva la Home Page del motore di ricerca Google. Poi ho mostrato Google Chrome che apriva sempre la Home Page del motore di ricerca Google. Le facce sono rimaste perplesse.
    Al prossinmo corso proverò a mostrare Google Chrome che apre la Home Page di Bing, il motore di ricerca creato dalla Microsoft. 
    ***

    domenica 24 ottobre 2010

    Giuseppe Venturo: Ode al computer e La selva oscura

    Ho avuto Giuseppe Venturo come allievo, la scorsa settimana, al corso di Word Base, nell'ambito dei corsi di alfabetizzazione digitale promossi dalla Provincia di Roma e organizzatri dalla Sediin Srl.
    Lui, Giuseppe, di allievi ne ha avuti centinaia. Ha insegnato per decine d'anni materie giuridiche nelle scuole secondarie superiori, soprattutto ad Aprilia.
    Sono quindi onorato dal giudizio positivo, da insegnante a insegnante, che ha espresso su di me e che è riportato, su questo blog, nell'articolo sul corso di Word Base dell'ottobre 2010.
    Giuseppe è stato una presenza importante, che ha dato qualità al  corso.
    Sull'uso dei computer, parte da più lontanto e ha quindi bisogno di più tempo per imparare. Però ci ha ricambiato con opinioni, commenti e anche delle piccole opere letterarie.
    E' a lui (e anche a Sergio) che Valeria L., sua collega di corso, fa riferimento qundo dice:
    "all'inizio del corso quando  ho visto che i compagni non erano tutti della stessa mia età pensavo che avrebbero rallentato l'apprendimento.... e invece "PERLE DI SAGGEZZA"  mi hanno regalato tanti sorrisi :-)"
    E' sempre Giuseppe che Vita Rosa D., un'altra corsista, ha ringraziato esplicitamente:
    "GRAZIE GIUSEPPE, ci hai fatto un dono: Ognuno è un tesoro nascosto!"
    Mi pare quindi giusto condividere con le folte schiere dei lettori di questo blog due tesori che ci ha dato Giuseppe, col permesso di pubblicarli.
    Il primo tesoro è una poesia, sui computer e in dialetto romanesco, che Giuseppe ha scritto una ventina di anni fa. La poesia ha non aveva titolo, per cui le ho attribuito quello provvisorio di Ode al computer.
    Il secondo tesoro è un racconto lampo, scritto da Giuseppe qualche giorno fa, dopo la prima mattinata del corso di Word Base, una volta tornato a casa. Anche quest'opera non ha titolo e la chiameremo provvisoriamente La selva oscura.

    Ode al computer (di Giuseppe Venturo, circa 1990)

    Co na semplice tastiera
    e no schermo der TIVU'
    te risolve in un momento
    li problemi che ci hai tu

    Al dolore de li calli
    se tu ci hai le scarpe strette
    con du botte su li tasti
    te programmi le solette

    Hai capito quanto serve
    sto moderno machiavello
    te modifica la vita
    sia col sole o con l'ombrello

    Te trasforma l'esistenza
    col progresso de la gente
    ma se torna alla foresta
    quanno manca la corente

    La selva oscura (di Giuseppe Venturo, ottobre 2010)

    Oggi sono andato a lezione di computer, presso un Centro studi finanziato dalla Provincia di Roma, per cominciare un Corso di Base.

    L'insegnante pensava che tutti gli allievi conoscessero almeno le nozioni fondamentali del computer, ma non era così; c'erano due somaroni: io e Sandra, non sapevamo neanche accendere il computer.

    Dopo vari inutili tentativi, incazzati, invece di accenderlo, gli avremmo volentieri dato fuoco!

    Passò oltre mezz'ora, ma poi, con un lampo di genio, capimmo che in fondo al tavolino su cui poggiava il computer, esisteva un interruttore. Incuriositi lo pigiammo e... miracolosamente si accese una luce blu che, oltre ad illuminarci la punta delle scarpe, ci fece capire che il computer si stava svegliando.

    Notammo, quasi subito, sotto la base dello schermo, un pulsante rotondo, circondato da una luce verde, che ci invitava a farsi palpeggiare.

    Cedemmo alle lusinghe e, decisi, gli mettemmo un dito al centro!

    Come nei film di Harry Potter, comparve all'improvviso un bosco in pieno autunno che per noi era una vera a propria selva oscura!

    Grazie ad un intervento di vino, un buon bicchiere di Rosso di Montepulciano ci schiarì le idee, capimmo che, per i cervelloni, la selva oscura è sinonimo di DESKTOP.

    Fu solo allora che gli alberi presero forma, trasformandosi in file, cartelle e programmi.

    Che c'entra Giuseppe con le Google Apps?

    Bella domanda. Anche se la fantasia di Giuseppe non c'entrasse niente con le Google Apps, lui si meriterebbe comunque uno e più articoli (post).
    Mi piace pensare però che la creatività di Giuseppe sia stato riaccesa dall'utilizzo di alcune applicazioni di Google, come la posta elettronica con GMail e il cloud computing con Google documenti.
    ***

    sabato 23 ottobre 2010

    Ottobre 2010, Insegnare Word Base col supporto di Google Documenti

    E' sabato 23 ottobre. Ieri è terminato il corso settimanale su Microsoft Word livello di base. Hanno partecipato otto allievi e io (Paolo Miggiano) sono stato il loro "Doc" (docente) o "Prof" (professore).
    Sono corsi di alfabetizzazione digitale, finanziati dalla Provincia di Roma e organizzati dalla Sediin Srl.

    Word Base

    Abbiamo quasi completato il programma, facendo prove ed esercizi su Word 2003. Ecco gli argomenti  che abbiamo affrontato:
    • Come aprire e chiudere Word
    • Perché e quando usare la Visualizzazione Normale e Visualizzazione Layout di stampa
    • Come impostare la pagina, il suo orientamento e i suoi margini
    • Come muoversi agilmente nel documento
    • Come digitare il testo e modificarlo
    • Come selezionare con precisione caratteri, parole, frasi e paragrafi
    • Come copiare e incollare pezzi del documento
    • Come aprire un documento e come salvarlo
    • Perché e come usare gli elenchi puntati e numerati
    • Perché e come formattare caratteri e paragrafi
    • Come cercare e sostituire parole
    • Come usare il controllore ortografico automatico
    • Come usare il dizionario dei sinonimi e dei contrari (Thesaurus)
    • Come creare e modificare le tabelle

    Applicazioni di Google a supporto del corso

    Per comunicare con gli allievi ho usato GMail e, soprattutto, Google Documenti.
    Ho usato Google Documenti per far sperimentare agli allievi cosa significa lavorare in gruppo e sulle nuvole.
    Lavorare in gruppo vuol dire, oggi, per esempio partecipare contemporaneamente alla scrittura dello stesso documento, che sta sul server.
    Lavorare sulle nuvole significa usare un semplice browser per far girare programmi e modificare documenti che stanno lassù, sul server, sulle nuvole.
    In inglese si chiama cloud computing, cioè usare il computer sulle nuvole.

    Google Documenti per fare un bilancio

    Alla fine del corso gli allievi hanno messo le crocette sui questionari di gradimento predisposti dalla Sediin. I questionari sono anonimi, per favorire la massima libertà di espressione agli allievi.
    Alcuni degli allievi però, avevano espresso il desiderio di esternare la loro opinione sul corso in modo più esplicito e responsabilizzato: pubblicamente, col proprio nome e con alcune frasi.
    Così ho proposto alla classe di creare, con Google Documenti, una tabella dove, nella cella accanto al proprio nome, ogni allevo poteva scrivere il suo parere.
    Nel prossimo paragrafo riporto stralci dei commenti scritti dagli allievi.
    L'esperimento ha prodotto un risultato inaspettato. Siccome tutti gli allievi scrivevano contemporaneamente sullo stesso documento, potevano anche leggere quanto scrivevano i loro colleghi e rispondere immediatamente.
    In questo modo sono emerse alcune diversità d'opinione e tensioni personali presenti nella classe.
    Le tensioni, presenti in ogni corso, non ne hanno alterato la natura positiva. Nel riportare le opinioni degli allievi, ho scelto di cassare le parti polemiche.

    Stralci dai giudizi degli allievi

    Valeria L.

    Che dire.... Con questo corso ho conosciuto il COMPUTER! Sono molto soddisfatta e sorpresa! 
    Devo però dire una verità: all'inizio del corso quando  ho visto che i compagni non erano tutti della stessa mia età pensavo che avrebbero rallentato l'apprendimento.... e invece "PERLE DI SAGGEZZA"  mi hanno regalato tanti sorrisi :-) e soprattutto confermato che "E' DAVVERO...NON E' MAI TROPPO TARDI!"
    Grazie a tutti! 

    Vita Rosa D.

    Mi dispiace! In questo corso non c'è stata integrazione tra gli "alunni" (ognuno concentrato sulla propria esigenza, senza considerare il problema dell'altro...).
    Ringrazio il Doc. per la pazienza...Che fatica!
    GRAZIE GIUSEPPE, ci hai fatto un dono: Ognuno è un tesoro nascosto!
    (Giuseppe Ve. ha scritto una Ode al computer e il racconto breve La selva oscura, ndr).

    Maria R.

    Sono molto soddisfatta dell'esito del corso. Non mi prendo più a pugni.
    GRAZIE al prof. e alla Provincia che organizza questi corsi.  

    Giuseppe Venturo

    Il primo contatto "fisico" con il computer l'ho avuto presso questo Centro (il centro è la sede della Sediin, ndr)
    Così grazie alla Provincia, al Centro ma soprattutto a Paolo Miggiano, il nostro Docente, ho imparato a digitare, a scrivere ed entrare nel mondo di Word.

    Sandra C.

    Devo fare ancora molta strada.

    Giuseppe Vi. (Peppe)

    Sandra, piano piano diventerai un informatica professionista poi verrò a prendere lezioni da te!
    Sono d'accordo con te che il prof ha tanta pazienza ;-).

    Maria Flora S.

    Ho imparato molte cose grazie a questo corso, e poi mi sono trovata molto bene con i compagni di classe! Grazie a tutti :-).
    ***

    Colazione a Testaccio (Roma)

    E' da luglio (2010) che insegno ai corsi di alfabe-tizzazione digitale promossi dalla Provincia di Roma e organizzati dalla Sediin Srl. Quattro ore al giorno, dalle nove di mattina all'una. Cinque giorni a settimana, tranne le feste comandate.
    E' un piacere, ma è anche una fatica. Ed è pure una catena di montaggio. Ogni settimana un nuovo modulo. Ecco quelli che ho fatto finora: Introduzione all'informatica; Word Base; Internet e posta elettronica; Excel Base; Excel avanzato.

    Testaccio

    La sede dei corsi è nei pressi della piramide Cestia, al confine tra i quartieri Aventino Testaccio.
    Fare una buona colazione in un buon bar, tra le otto e mezzo e le nove, può dare alla mia giornata di lavoro l'inizio giusto. Ogni quartiere di Roma ha dei buoni bar. Basta cercarli.
    A qualche mese da quando ho iniziato a frequantare questa zona, credo di aver individuato alcuni buoni bar di Testaccio.

    Linari

    Il miglior bar di Testaccio, a mio parere, è Linari, in via Nicola Zabaglia. Mettendosi di spalle alla chiesa di Santa Maria Liberatrice, il bar sta di fronte sulla destra.
    I cornetti sono deliziosi. Il cappuccino è a regola darte. Il servizio, dalla cassa al bancone, è eccellente.
    Anche quando il bar è molto affollato, il servizio è comunque rapido.
    Oltre alla qualità delle cose materiali (le tazzine, i cucchiaini, il cappuccino, i cornetti) c'è lo stile dei comportamenti immateriali.
    Se auguri una buona giornata, vieni ricambiato. Se sorridi, il sorriso ti ritorna.
    Uhmm. Insomma: a New York colazione da Tiffany, al Testaccio prima colazione da Linari.

    Barberini

    Un altro buon bar di Testaccio è Barberini, su via Marmorata a pochi metri dall'incrocio con via Galvani, all'altezza della caserma dei Vigili del Fuoco.
    Non è allo stesso livello di Linari, però è oltre la sufficienza.
    Il legno fuori e dentro il  locale comunica tradizione, calore, raffinatezza e cura.
    Buona la qualità di cappuccini e caffé. Oscillante quella dei cornetti, almeno nel mese di luglio 2010. I cornetti erano così diversi,  da un giorno all'altro, da suggerire che forse anche il fornaio era diverso.
    Il bar, dopo le ferie estive, ha risentito della crisi e ha stentato a riprendere le attività. Girava voce che i proprietari avessero chiuso.
    In ottobre, però,  ha riaperto. Nuova gestione? Provate e aggiungete un commento a questo post.

    Altri bar

    Ci sono altri buoni bar, ma con meno personalità dei due citati. Magari ne parlerò, dopo averli fotografati, in un altro post. Magari potete aggiungere voi nomi e giudizi, scrivendo un commento a questo post.

    Ma che c'entrano i bar di Testaccio con le Google Apps?

    C'entrano, c'entrano. Per raggiungere uno dei bar che ho consigliato, basta fare clic sul colle-gamento col nome del bar stesso. Col clic, il vostro browser (navigatore) apre una pagina di Google Maps con la mappa del quartiere e l'indicazione del punto preciso dove si trova il bar. Come nell'immagine qui accanto.
    Google Maps è una delle molte applicazioni di Google, altrimenti dette Google Apps.
    ***

    venerdì 8 ottobre 2010

    Ottobre 2010, insegnare Microsoft Excel col supporto di Google

    Venerdì 8 ottobre. In undici abbiamo terminato il nostro corso settimanale su Microsoft Excel livello avanzato.
    (Nell'immagine qui accanto, una fotografia da schermo di Microsoft Excel 2003).
    Dieci sono gli allievi e l'undicesimo sono io, l'insegnante. Venti ore in cinque giorni, quattro ore al giorno, la mattina, dalle nove all'una.
    E' un corso di alfabetizzazione digitale, finanziato dalla Provincia di Roma per i propri cittadini e organizzato dall'azienda Sediin Srl.

    Cosa abbiamo fatto

    In cinque giorni abbiamo provato diverse funzioni e formule avanzate di Microsoft Excel. A supporto del corso, abbiamo utilizzato alcune applicazioni di Google.

    Microsoft Excel avanzato

    Un corso di "Excel avanzato" in un programma di alfabetizzazione digitale può sembrare una contraddizione in termini. E forse lo è.
    Come hanno notato a fine corso quasi tutti gli allievi, Excel è molto vasto, complesso e anche complicato.
    Venti ore d'aula per apprenderne le funzioni avanzate sono poche. Si rimane con la sensazione di aver fatto solo un assaggio, interessante ma parziale.
    Ecco il menù dell'assaggio:

    • inizio con un ripasso generale alle formule e ai formati delle celle;
    • ordine, ricerca e sostituzione di valori all'interno del foglio di calcolo
    • database in Excel, come crearli e come utilizzarli
    • uso del modulo dati (per alcuni è stata una ripetizione perché l'avevano già fatto nel corso Excel livello base);
    • Filtri automatici e personalizzati;
    • tabelle Pivot;
    • funzioni avanzate come cerca.vert e se;
    • formattazione condizionale e personalizzata

    Applicazioni di Google a supporto del corso

    Per sostenere le attività del corso, abbiamo usato diverse applicazioni fornite gratuitamente da Google:

    GMail
    . Tutto comincia con GMail. Ho invitato gli allievi ad aprire una casella di posta elettronica (account) con GMail. Grazie a questi account ho potuto creare una mailing list per le comunicazioni agli allievi del corso. GMail è di più di una casella di posta elettronica. Infatti, grazie a GMail, si può avere accesso ad altre funzionalità offerte da Google per il lavoro di gruppo, come la condivisione di documenti in linea (vedi punto seguente).

    Google Documenti. Per trasmettere agli allievi i file degli esercizi, ho usato una cartella condivisa di Google Documenti. La cartella condivisa, grazie a un lampo di creatività, è stata denominata "ExcelAvanzato". Quando è servito, ho caricato i nuovi documenti su Internet, come i file di Excel necessari per le esercitazioni in aula e i testi di istruzione per gli esercizi a casa. Gli allievi sono andati su Internet, fino alla cartella condivisa, e da lì hanno scaricato i file sul desktop del computer d'aula. Alcuni hanno anche fatto i compiti a casa e me ne hanno inviato copia con la posta elettronica.

    Google Chrome. La connessione a Internet ha avuto alti e bassi. Ad alcuni allievi, utilizzando Microsoft Internet Explorer, il computer andava molto lento. Così abbiamo provato a installare il browser di Google, Google Chrome, e la velocità della connessione è aumentata.

    Bilancio del corso e opinioni degli allievi

    Alla fine del corso, gli allievi mi sono sembrati soddisfatti per aver imparato a usare nuove funzioni e procedure di Excel e dei fogli elettronici. E mi sembra che siano anche riusciti a imparare alcune funzionalità su cui avevano avuto dei problemi, come l'uso delle tabelle Pivot e la 'funzione se' nidificata.
    E l'opinione degli allievi? Li ho invitati a 'postare' il loro commento a questo articolo, con le loro opinioni sul corso e sulle applicazioni di Google. Spero che lo facciano.
    ***

    venerdì 24 settembre 2010

    Settembre 2010, Gmail come posta eletronica

    E' il settembre 2010. Oggi venerdì 24 sta finendo il corso di Internet e posta elettronica di cui sono stato il professore.
    Il corso è organizzato dalla Sediin Srl (la foto accanto mostra le sede del corso) e finanziato dalla Provincia di Roma.

    Bilancio

    Tutti gli allievi hanno ora un account di posta elettronica, con GMail. Alcuni, prima del corso, non ne avevano.
    Abbiamo usato, a giorni alternati, due browser: Microsoft Internet Explorer 8 e Google Chrome. Secondo diverse persone Google Chrome è più veloce di Microsoft Internet Explorer.

    Esperienze particolari

    Come cose particolari:
    • abbiamo usato Google Maps per vedere dei luoghi a Roma e nella provincia.
    • Abbiamo esplorato e approfondito l'iniziativa Provincia Wi-Fi attraverso cui la Provincia di Roma fornisce una connessione in banda larga gratuita ai residenti della Provincia stessa (gli allievi aggiungeranno nei commenti).
    • Abbiamo visto come si fa Internet Banking, cioè, per esempio, come fare la ricarica telefonica tramite il sito Internet della propria banca.
    E altre cose che ora non mi ricordo.
    Su tutto ciò seguono i commenti degli allievi.
    Buone cose.

    mercoledì 28 luglio 2010

    Cosa ti piace di più di Google?

    Un mese di informatica di base

    Mani di Violetta
    E' l'ultima settimana del luglio 2010 ed è un mese che sto insegnando informatica di base a un corso di alfabetizzazione digitale gratuita finanziato dalla Provincia di Roma, organizzato dalla Sediin SpA e descritto in dettaglio nel post Insegnare Gmail a un corso di informatica di base pubblicato agli inizi del mese su questo blog.
    Finita questa settimana ci sarà la pausa estiva. I corsi dovrebbero riprendere a settembre.

    Un mezzo bilancio

    Mani di Attilia
    Nell'arco di un mese ho 'erogato formazione' a diversi minicorsi di durata settimanale:
    • elaboratore di testi a livello base su Microsoft Word 2003 e Google Docs;
    • Internet e posta elettronica, utilizzando Internet Explorer, Google Chrome, Microsoft Outlook e anche GMail;
    • foglio elettronico su Microsoft Excel 2003 e anche su Google Docs;
    • informatica di base e uso del computer.
    Gli allievi che hanno seguito le lezioni mi sono sembrati, in genere, soddisfatti. Anche a me questa esperienza è piaciuta.

    Vivere in linea

    Mani di Claudio
    Il tema che mi ha appassionato di più è stato certamente quello della collaborazione in linea nell'eseguire i tradizionali compiti d'ufficio. Vivere in linea, cioè usare il computer connessi a Internet sta rapidamente diventando la condizione normale di utilizzo del computer. E' quella che offre le maggiori opportunità di trovare informazioni e di lavorare efficacemente assieme.
    Non a caso, Vivere in linea, in inglese Living Online, è il titolo di uno dei moduli del programma IC3, un buon programma di alfabetizzazione digitale costruito dalla ditta americana Certiport.
    Dal giugno 2010, con Office 2010, anche la Microsoft è arrivata sul
    Web.
    Con Office 2010, infatti, si possono, per la prima volta nella storia della Microsoft, condividere e modificare documenti da ogni computer e usando solamente un browser (Microsoft Internet Explorer, Mozilla Firefox e Apple Safari). Per il lancio di Office 2010, la Microsoft ha anche prodotto un trailer che mima un film di cappa e spada: Office 2010: The Movie (su YouTube, durata 2' e 16", inglese con sottotitoli in italiano).
    Mani di Maria

    Cosa ti piace di più di Google?

    Su Internet, già da qualche anno, ci sta già Google. Google è il principale motore di ricerca a livello mondiale. Molte persone usano Google Maps per cercare luoghi e scegliere la strada migliore per raggiungerli. Diverse persone hanno un account con Gmail e lo usano come servizio di posta elettronica.
    Google è su Internet anche con un suo pacchetto di applicazioni per le produttività del lavoro d'ufficio: Google Docs.
    Con Google Docs puoi creare documenti di testo, fogli elettronici e presentazioni grazie al solo uso di un browser, di una connessione Internet e di un account.
    Mani di Maria Teresa
    Di norma i documenti che crei vengono salvati su Internet, sui server di Google. Però, quando ne hai bisogno li puoi scaricare sul tuo computer per lavorarli con OpenOffice o Microsoft Office.
    La caratteristica per me più entusiasmante è la possibilità da parte di più persone di modificare contemporaneamente un documento. A me è sembrata una magia. La ho provata in classe. Il proiettore mostrava in grande, sulla parete, un foglio elettronico condiviso da tutta la classe su Google. Poi il contenuto del foglio cambiava in tempo reale mentre ognuno dei presenti faceva le sue modifiche.
    Anche la chat di Google, che si trova nella finestra di Gmail, ha riscosso successo. Una volta capito il meccanismo, un sorriso è apparso sulle bocche dei corsisti mentre si scatenavano sulla tastiera.
    Mani di Angelo
    I corsisti che non avevano mai avuto una casella di posta elettronica ora ce l'hanno, con Gmail. I corsisti che già avevano una email ora ne hanno un'altra, che ha permesso loro di partecipare più efficacemente ai corsi di alfabetizzazione digitale.
    Questa è la mia opinione. Se trovo il tempo, però, chiederò ad alcuni corsisti di scrivere un commento a questo post in modo che voi lettori possiate leggere anche le loro risposte alla domanda: "Cosa ti piace di più di Google?"

    ***

    lunedì 12 luglio 2010

    Google Gears: Uhmm

    Come lavorare con Google Docs scollegati da Internet (offline)

    > La foto qui accanto rappresenta un cocktail creato da Alessandro B. mentre siamo a luglio e a Roma la temperatura ha raggiunto e superato i 33 gradi <

    In un post di qualche mese fa, avevo scritto che Google Docs - cioè il pacchetto di Google per trattamento testi, foglio elettronico e presentazioni -,
    permettevano diversi modi di lavorare sui documenti.
    Il modo usuale di Google Docs è di lavorare mentre si è connessi a Internet, con le applicazioni Google Docs e i vari tipi di documenti (testo, foglio elettronico, presentazione, ecc.) salvati ogni qualche minuto sui server di Google.
    Il modo inusuale è quello di lavorare col computer scollegato da Internet.

    Fino al 3 marzo 2010 c'erano due metodi per lavorare con le Google Docs scollegati da Internet.

    Primo metodo (per lavorare sui documenti quando sei scollegato da Internet)

    Scarichi (download) da Internet una copia del documento, in uno dei formati disponibili. Poi modifichi il documento sul tuo computer con una delle applicazioni di cui disponi. Infine, quando torni a connetterti, carichi (upload) il file nel tuo spazio Internet e torni a lavorare nel modo usuale.
    Prendiamo il caso che tu abbia un documento di testo chiamato Pippo, creato con Google Docs e salvato sul tuo spazio nei server di Google. Apri Pippo. Poi scegli File > Scarica come e infine seleziona uno dei formati proposti:
    • OpenOffice
    • Microsoft Word
    • HTML (zippato)
    • PDF (Portable Document Format, modificabile solo con Adobe Acrobat)
    • RTF (Rich Text Format, un vecchio ma ancora buon formato 'ricco')
    • TXT (Testo puro, senza alcuna formattazione)
    Scaricato il file sul tuo computer, utilizza l'applicazione adatta a quel formato, per esempio OpenOffice Writer oppure Microsoft Word.
    Fatte le modifiche, quando ti riconnetti a Internet, carica il file sul tuo spazio Google.
    Questo metodo è solido e funziona.

    Secondo metodo (per lavorare sui documenti quando sei scollegato da Interet)

    Google ha creato una applicazione denominata Google Gears (Gears in inglese significa "ingranaggi"). Goggle Gears, una volta scaricata e installata sul tuo compuer, avrebbe dovuto permetterti di lavorare offline usando Google Docs.
    Così affermava Google e così ho scritto in un post di questo blog nel febbraio 2010.

    Google Gears non funziona

    Nel marzo 2010 mi sono messo a provare Google Gears, ma gli ingranaggi non hanno funzionato. Ho provato diverse volte, ma invano. Ero stanco e un po' deluso. Mi sono ripromesso di scrivere un articolo su questo argomento su questo blog.
    Ed è proprio quello che faccio ora.
    Nel frattempo Google è intervenuta sulla questione. Vedi di seguito.

    Cosa è successo il 3 maggio 2010?

    Il 3 maggio 2010 Google ha annunciato la disattivazione di Google Gears, cioè dell'accesso offline a Google Docs. Da allora non è più possibile accedere a Google Docs mentre si è scollegati da Internet.

    Come potrò sapere quando verrà riattivato l'accesso offline a Google Docs?

    Goggle dice che sta lavorando con grande impegno per risolvere il problema. Per tenerti informato sugli sviluppi, consulta periodicamente, in lingua inglese, il Blog delle Google Apps.

    Disabilita Google Gears

    A Google risulta che tenere abilitato Google Gears ha causato problemi all'utilizzo, in modo usuale, di Google Docs. Di conseguenza è meglio disabilitare Google Gears nel modo seguente:
    1. Clicca il collegamento Offline nell'angolo superiore destro della tua lista di documenti
    2. Nella finestra di dialogo che appare, clicca il pulsante Reimposta il mio accesso offline

    ***

    martedì 6 luglio 2010

    Insegnare Gmail a un corso d'informatica di base

    >> L'immagine a sinistra me l'ha inviata ieri sera, con Gmail, Alessandro B., un allievo del corso di cui si tratta in questo post<<

    Un corso d'informatica di base

    Dall'inizio di luglio (del 2010) sto facendo lezioni di informatica di base. Si tratta di corsi grauiti di alfabetizzazione informatica, offerti dalla Provincia di Roma a partire dal 2002 e organizzati dalla Sediin SpA. Ecco l'elenco dei corsi:
    * Sistema operativo del computer;
    * Internet e posta elettronica
    * Trattamento testi a livello base;
    * Trattamento testi a livello avanzato;
    * Foglio elettronico a livello base;
    * Foglio elettronico avanzato;
    * Banca dati;
    * Pubblicazione di un sito sul Web.
    Il taglio dei corsi ricalca, salvo il modulo sulla Pubblicazione di un sito Web, il programma tradizionale della Patente europea di guida del computer (ECDL, European Computer Driving License).
    Ad ogni argomento corrisponde un corso di una settimana. Si tratta di venti ore in totale, cioè quattro ore al giorno per cinque giorni.
    Dopo un primo corso sul trattamento testi (Microsoft Word) a livello di base, mi è stato asssegnato il corso su Internet e posta elettronica.

    Gmail come posta elettronica

    In questo modo ho avuto la possibilità di insegnare come usare Gmail alle nove persone della mia classe.

    Risultati della prova

    I risultati dell'esperimento? Per ora (sono al terzo giorno del corso) mi paiono buoni:
    * Due persone non avevano mai avuto alcuna casella di posta elettronica e ora ce l'hanno;
    * Una terza persona aveva una casella con Gmail ma non l'aveva mai aperta e ora l'ha fatto;
    * Una quarta persona ha, forse, una casella di posta elettronica al lavoro, ma non ne è sicura perché non l'ha mai utilizzata. Ora ha la sua casella di posta elettronica privata su Gmail.
    * Altre persone, che hanno altre caselle di posta elettronica con altri fornitori, sono sembrate interessate.

    Se ne ho il tempo cercherò di far scrivere un'opinione sul corso, come commento a questo post, agli stessi allievi.

    mercoledì 17 febbraio 2010

    Google Apps: tutte le versioni

    Elenco delle versioni

    Francesco D'Elia, 'newmediologo' che promuove Mac e Google a Roma, mi ha fatto notare che un blog che parla della Google Apps, deve fare chiarezza sulle diverse versioni delle... Google Apps.
    Di versioni, ne esistono tre, due gratuite e una a pagamento:
    1. Standard (gratuita)
    2. Premier (a pagamento)
    3. Educational (gratuita)

    Google Apps Standard

    La versione Standard, in inglese Stardard Edition, è gratuita. Al suo interno sono inclusi degli spazi pubblicitari.
    Per accedere alle applicazioni che la compongono, occorre avere un account di posta elettronica GMail.
    La versione Standard comprende quattro applicazioni principali:
    1. GMail, programma di gestione della posta elettronica
    2. Google Calendar, per organizzare calendari pesonali e comuni
    3. Google Docs, per scrivere e condividere testi, fogli elettronici e presentazioni
    4. Google Sites, per creare siti Internet

    Google Apps Premier

    La versione Premier, in inglese Premier Edition, è a pagamento.
    Ogni persona che le usa paga un abbonamento di 40 euro l'anno.
    La versione Premier comprende sei applicazioni principali:
    1. GMail, programma di gestione della posta elettronica
    2. Google Calendar, per organizzare calendari personali e comuni
    3. Google Docs, per scrivere e condividere testi, fogli elettronici e presentazioni
    4. Google Sites, pre creare siti Internet
    5. Google Groups, per gestire mailing list e condividere contenuti
    6. Google Video, per creare e condividere video in maniera privata
    Inoltre, ogni casella di posta elettronica ha una capacità di 25 GB (GigaByte), una garanzia di funaionamento (uptime) del 99,9% e funzionalità aggiuntive di protezione delle email.

    Google Apps Educational

    La versione Educational, in inglese Educational Edition, è un misto della versione Standard e di quella Premier.
    La versione Educational è gratuita. Al suo interno NON ci sono spazi pubblicitari.
    Come la Standard, la versione Educational comprende quattro applicazioni principali:
    1. GMail, programma di gestione della posta elettronica
    2. Google Calendar, per organizzare calendari personali e comuni
    3. Google Docs, per scrivere e condividere testi, fogli elettronici e presentazioni
    4. Google Sites, pre creare siti Internet
    La versione Educational ha funzionalità aggiuntive di protezione della posta.

    Altre versioni

    Sembrano esistere altre due versioni delle Google Apps: No-Profit e Governativa.
    Il sito di Google però non fornisce informazioni precise sulle loro caratteristiche.
    La versione No-Profit sembra gratuita e simile alla versione educational. La versione Governativa è a pagamento, ma non sembrano esserci tariffe prefissate e i prezzi delle licenze vanno concordati contattando Google.

    ***